Tecniche e consigli per registrare la chitarra elettrica tramite amplificatori software o hardware
Oggi vi spiegerò le tecniche per registrare la chitarra elettrica. Prima di tutto vi serve un computer, una scheda audio e un software daw come Sonar, Protools, Logic, Nuendo, Cubase ecc. Adesso che siamo pronti per registrare dobbiamo riflettere su alcune scelte da fare, la chitarra elettrica può essere registrata in diversi modi, principalmente in 2 modi:
– Microfonando l’amplificatore
– Entrando in diretta nella scheda audio
Utilizzare gli amplificatori virtuali
Microfonare l’amplificatore è un compito più elaborato, vi sconsiglio di registrare in questo modo se non avete un acustica ad ok. I puristi del suono spesso preferiscono registrare la chitarra microfonando l’amplificatore perchè ritengono che il suono sia più corposo e caldo. Ma è proprio vero? In un certo senso si, però ai giorni di oggi ci sono dei software talmente ottimi e realistici che riescono ad offrire delle emulazioni identiche, magari meno calde o profonde, ma stiamo parlando di piccole sfumature, quindi se non siete proprio fissati potete utilizzare i software per le emulazioni degli amplificatori che spesso si basano sulle caratteristiche di amplificatori hardware originali. Io generalmente per comodità preferisco registrare la chitarra entrando in un preamplificatore microfonico (tipo focusrite isa, avalon 737, tl audio vp1 ecc.), per poi collegare l’uscita del pre nell’ingresso della scheda audio. Voi se avete una buona scheda audio con dei preamplificatori incorporati di qualità, potete fare a meno di un pre esterno, ricordatevi di inserire il jack della vostra chitarra nell’ingresso ad alta impedenza (INSTRUMENT o HI-Z). Una volta registrato il suono nel software daw potete iniziare ad utilizzare gli amplificatori virtuali per dare un certo carattere al suono. Ci sono tanti software in giro, alcuni gratuiti, quelli che secondo me sono tra i migliori potete vedere:
– Softube metal amp room (offre solo dei suoni distorti)
– Softube vintage amp room (offre 3 ampli classici vintage)
– Ik multimedia amplitube (offre una vasta collezione di emulazioni)
– Revalver MKIII (anche questo plugi offre una vasta collezione di emulazioni).
Microfonare l’amplificatore
Se invece volete registrare la chitarra elettrica utilizzando un amplificatore hardware come vi dicevo dovete considerare diversi fattori.
– Dovete avere una buona acustica ambientale (in casa non escono bene le registrazioni anche se improvvisate l’acustica mettendo tende e cose varie)
– L’amplificatore deve essere di buona qualità ed ovviamente deve avere il tono che cercate
Quindi per prima cosa dovete lavorare sul timbro smanettando con i controlli dell’amplificatore ottenendo suoni puliti o distorti, se ad esempio volete un suono abbastanza distorto ed il vostro amplifcatore pur offrendovi la possibilità di rendere il suono distorto non vi soddisfa, potete collegare la chitarra in un effetto a pedale per poi entrare nell’amplificatore. Evitate di registrare il suono già effettato con un riverbero, chorus o un delay ad esempio. Altrimenti se vi accorgete che l’effetto applicato non và bene, una volta registrato il suono non potete più tornare indietro, vi toccherà registrare tutto da capo. Gli effetti possono essere applicati dopo, i software daw includono una marea di effetti che potete applicare, rimuovere e modificare a proprio piacimento. Alcuni, anche per gli effetti utilizzano degli hardware tipo alesis o lexicon, ma data l’ottima qualità degli effetti plugin, potete evitare di utilizzare gli effetti hardware, tra l’altro l’utilizzo di strumenti hardware è molto scomodo, in quel caso se non avete utilizzato gli effetti hardware in diretta ma avete registrato il suono pulito per poi elaborarlo in seguito, vi tocchera far uscire dalla vostra scheda audio la traccia della chitarra per poi entrare nel processore di effetti che riporterà il suono nell’ingresso della scheda audio che dovrà essere nuovamente ri-registrato. Se poi i convertitori della vostra scheda audio fanno cagare, la vostra traccia perderà un pò di qualità. Il volume dell’amplificatore generalmente deve essere portato ad un alto livello di volume, in modo da cogliere il meglio del guadagno dell’amp offrendo più carattere e più dinamica al suono. Mentre come microfono potete utilizzare il famosissimo microfono dinamico Shure SM57, anche se costa circa 100€ è utilizzato in tutti i più importanti studi di registrazione del mondo per riprendere il suono di amplificatori, batterie ecc. Questo microfono è davvero resistente e riesce a catturare del suoni che richiedono un alta pressione sonora senza mandare il microfono in distorsione. Il microfono può essere posizionato sull’amplificatore in diversi modi e in diverse distanze, questo in base al suono che volete ottenere, alla profondità ecc. Come posizione standard potete provare a mettere il microfono al centro, i più esperti per catturare ancora più sfumature utilizzano più microfoni su un singolo amplificatore, ma questo potrebbe complicarvi le cose. Potete ottenere dei risultati professionali anche con un solo microfono, quindi evitate di complicarvi la vita.
Esistono anche i simulatori hardware
Ci sono varie aziende che producono dei simulatori hardware che a mio parere sono più utili per le esibizioni dal vivo, anche se possono trovare spazio in uno studio di registrazione. Tra questi ad esempio potete vedere il Line 6 POD, altre aziende che producono cose simili sono BOSS, BEHRINGER, M-Audio e VOX. A livello qualitativo offrono quello che offrono le emulazioni software generalmente, poi tutto dipende dal prodotto in questione.
Conclusione
Se avete fatto una buona ripresa microfonica, in fase di missaggio potete effettuare dei piccoli interventi con l’equalizzatore. Vi consiglio di tagliare sempre i bassi sotto gli 80 Hz, per il resto tutto dipende dal suono che volete ottenere, spesso sulla chitarra elettrica bisogna lavorare in primis sulle frequenze medie. Avete altri suggerimenti? Fatemi sapere i vostri pareri.
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